METODO DI ESTRAZIONE
Il metodo di estrazione del pigmento dal minerale: per la preparazione del pigmento dal minerale sono interessanti le parole di Teofrasto (IV secolo a.C.): “è una specie di sabbia brillante, di colore scarlatto, che viene raccolta e pestata in recipienti in pietra, polverizzandola il più possibile; quindi, viene lavata in vasi di rame, e quel che rimane viene raccolto, pestato nuovamente e quindi lavato ancora; quello che rimane a fondo è cinabro”. L’ottenimento avveniva quindi per semplice purificazione ricavata dalla macinazione e da lavaggi ripetuti del minerale.
Si dice che gli Arabi impararono dai Cinesi il processo di preparazione artificiale del cinabro. Venezia fu un importante centro di produzione del vermiglione. Si ottiene mescolando una parte di zolfo e cinque parti di mercurio, riscaldando fino ad ottenere una polvere rosso vivo.
CURIOSITÀ
Il Rosso Ercolano è una terra naturale molto antica, le cui origini risalgono addirittura all’antica Roma. Viene descritta dallo storico Plinio il Vecchio con il nome di “sinopsis”, che deriva dalla città di Sinope dove, secondo lo studioso, questo pigmento fu scoperto per la prima volta. È conosciuto anche come rosso pompeiano poiché era molto utilizzato nelle pitture murali di Pompei.
Il nome deriva dal greco αἷμα (haîma) che significa “sangue”, infatti, secondo lo storico Teofrasto il minerale sarebbe simile al sangue solidificato.
L’ematite di colore rosso, avente una consistenza grassa, per via di argille mischiate ad essa è utilizzata dalla notte dei tempi per via della sua resistenza alle intemperie, per marchiare il bestiame o tracciare dei confini di proprietà.
Dall’uso in arti grafiche dell’ematite viene il termine attuale “matita” in quanto venne usato questo materiale per produrre le prime matite